“Zia, io voglio riandare ad Assisi prima di tornare in Inghilterra. Mi ci porti un’altra volta? Però noi due da sole!”
“Allora Margherita, sai che facciamo? Ti porto in un posto di Assisi che quasi nessuno conosce. Ed è meraviglioso. Ti fidi di me?”
Margherita, nonostante i suoi nove anni, sta già capendo che viaggiare per conoscere e vedere cose belle, è come entrare in una realtà migliore dei sogni. E così oggi ho deciso di portarla in un luogo spiritualmente alto, sfruttando la delicata bellezza che emana.
Se qualcuno volesse andare a dare un’occhiata su Trip Advisor, leggerà che il 70 per cento delle recensioni hanno valutato questo luogo come “eccellente” ed il 26% come “molto buono”.
I visitatori hanno scritto: “da non perdere”, “unico”, “un luogo che offre serenità e riflessioni”, “emozione allo stato puro”, “coinvolgimento spirituale”, “una scoperta tra le vie del borgo”, “magnifico ricordo”, “un modo perfetto per accrescere le bellezze di Assisi e rivalutare un luogo sacro”, “davvero suggestivo”, “stupefacente”!
La prima volta che vi sono entrata, è stato perché la curiosità aveva preso il sopravvento sulla mia stanchezza. Avevo da poco fatto la salita che porta alla cattedrale di S. Rufino e l’avevo trovata chiusa. È stato in quel momento che, guardandomi intorno delusa e affaticata, ho notato una stradina laterale con una chiesetta sconsacrata senza niente di particolare.
Poi sono entrata e tutto è cambiato.
Meraviglia!
Così oggi, la stessa meraviglia voglio farla vedere alla mia nipotina di nove anni.
“Margherita, tieni la mia mano ed entra ad occhi chiusi. Ora ferma qui. Pronta? Apri gli occhi!”
“Wow!”
Margherita è a bocca aperta. Non sa ancora il significato di ciò che sta guardando, ma la bellezza ha un fascino con un alfabeto universale e lei lo sta comprendendo con l’intuito della meraviglia.
Un proverbio cinese dice: “Quando si hanno solo due centesimi, acquista una pagnotta di pane con uno, e un giglio con l’altro”. Diciamo che dopo il mega gelato mangiato alla Rocca Maggiore, questo è stato il “giglio” della giornata.
Luce soffusa, musica delicata di sottofondo e, davanti a noi, qualcosa di luminoso che assomiglia ad un cenacolo evangelico. Ma non lo è.
Sono trentatré cilindri trasparenti messi quasi in cerchio e, dentro ogni cilindro, c’è una Madonna stilizzata. Trentatré come gli anni di Gesù passati sulla terra. Trentatré figure della Madonna fatte con altrettanti legni diversi, provenienti da diverse parti del mondo.
Ogni cilindro di vetro trasparente (che rappresenta la Luce) poggia sulla morbida terra (simbolo della Fertilità).
Ogni tubo è sorretto in alto ed in basso da due strutture. In alto la struttura è a forma di “Alfa” ed in basso è a forma di “Omega”.
Ogni piccola statua della Madonna è praticamente posizionata tra l’Alfa e l’Omega.
“Io sono l’alfa e l’omega “, dice il Signore Dio, “colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente” (Apocalisse 1, 8)
In un lato della chiesetta c’è appeso un piccolo quadro con la spiegazione scritta in sei lingue diverse:
“La terra, la fertilità. Il vetro. La luce.
33 legni, gli anni di suo figlio sulla terra.
Maria tra Alfa-Omega.
Le mani sono una sosta dove imparo a invocarti”
E lì, proprio nelle nostre mani, avviene il bello.
Una signora gentilissima si avvicina e mette una copia di quelle madonne stilizzate nelle mani di Margherita. La invita a chiudere gli occhi, dicendole che quell’opera è stata modellata con la cera da un artista che, nel crearla, ha tenuto volutamente gli occhi chiusi.
Le spiega che se tiene quell’immagine in un certo modo, vedrà (con le sue mani) Maria inginocchiata. Se la tiene in un altro modo la “vedrà” mentre porta la brocca alla fonte. Se la gira la “vedrà” mentre è incinta. Se la rigira ancora la “vedrà” con il bambino in braccio. E se invece metterà orizzontalmente la piccola scultura, “vedrà” la colomba della pace.
Anni prima, quando ero entrata lì per la prima volta, mio marito mi aveva regalato una piccola riproduzione in legno d’ulivo di questa preziosa ed originale opera d’arte. Ancora oggi me la porto sempre in borsa. La stringo quando sono in situazioni complicate. Sta tutta nel palmo di una mano, come un rosario.
Come si chiama l’artista? Guido Dettoni della Grazia
Come si chiama la chiesetta? Santa Maria delle Rose
Qual è l’orario per le visite? Dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 18.30
Si entra gratuitamente e tutto è spirito e materia, Dio e terra, Alfa e Omega, preghiera ed abbraccio.
Margherita è incantata da quel che sta vedendo, ma c’è un’altra sorpresa da scoprire. Salendo delle scale nascoste dietro a tutto questo, si arriva ad un Tau gigantesco. Dal suo legno sembra sporgere in fuori la testa e le ginocchia di Gesù messo in croce. Come se quel Tau (che è stato esposto anche nella Basilica Superiore del Sacro Convento di San Francesco di Assisi) lo contenesse.
Quel “Tau” che è venduto in ogni piccolo negozietto di Assisi e che molti acquistano come souvenir perché, pur non sapendone bene il significato, ne intuiscono qualcosa di bello.
Quel “Tau” scritto su di una siepe gigantesca all’ingresso della Basilica superiore di Assisi e che è presente nell’alfabeto greco e nell’alfabeto ebraico.
Quel “Tau” voluto da Dio: “Il Signore gli disse: Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme e segna un tau sulla fronte degli uomini che sospirano e piangono per tutti gli abomini che vi si compiono” (Ez. 9,4)
Quel “Tau” amato talmente tanto da san Francesco che lo metteva all’inizio ed alla fine di ogni sua lettera, al punto che le fonti francescane ci dicono: “Nutriva grande venerazione e affetto per il segno del Tau. Lo raccomandava spesso nel parlare e lo scriveva di propria mano sotto le lettere che inviava” (FF. 1079)
Quel “Tau” che, in questa chiesetta nascosta ai più, potrete abbracciare!
P.S. Per chi volesse dare una sbirciata online di tutto questo: (https://www.youtube.com/watch?v=UD8DziPVLF8 )
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Buongiorno e ben ritrovata Cristina cara!!!
Tornata dalla pausa estiva ho letto tutti i tuoi nuovi post, come al solito molto belli, attuali, coinvolgenti e profondi.
B R A V I S S I M A!!!
Mi hanno colpito tutti (ovvio) ma questo in modo particolare, sei riuscita, anche se virtualmente, a fare vivere anche a me una “sorpresa mozzafiato”, quindi, posso immaginare lo stupore e la meraviglia che ha avvolto Margherita … sembrerà quasi assurdo ma, leggendoti, hai anche la capacità di far “vivere” emozioni, sentimenti che solitamente è possibile solo se fisicamente o materialmente vivi certe situazioni…grazie anche di questo Cristina, grazie per davvero.
Spero un giorno di poter visitare realmente questa Chiesa, ho visto anche il video indicato, deve essere una bellissima esperienza …
Una buona giornata, buon lavoro e che Dio ti Benedica.
Un caro saluto e una Benedizione a tutti i lettori.
A presto …
E’ sempre un piacere leggerti. Un po’ come ritrovarsi tra amiche, davanti ad un the caldo o ad un gelato (a seconda della stagione!)
Un abbraccio!!!